sabato 19 marzo 2011

Dovreste vergognarvi di quello che ascoltate (Incontro con Mike Joyce)

Il mio ego e' aumentato del doppio da quando ieri sera ho stretto la mano a Mike Joyce, il batterista degli Smiths.
Ho fatto 150 chilometri per incontrarlo, da subito ho capito che e' stata la scelta migliore che abbia mai fatto.
Stringere la mano e abbracciare un componente della band della vita e' stato come stringere la mano e abbracciare un componente della band della vita, non posso descriverlo in maniera diversa e per me adesso non puo' esistere emozione piu' grande.
Bastava guardarlo per ripercorrere la sua carriera, ce l'aveva stampata sul petto, sotto la polo da uomo di famiglia firmata Fred Perry.
Una persona fantastica che dalla musica e dalla sua storia ha preso solo il meglio.
Ora mi rendo conto che le ore passate ad ascoltare in loop gli Smiths sono state le ore spese meglio.


Per questioni di dignita' non allego la mia foto con lui, non voglio svelare al mondo la mia faccia da culo.

martedì 15 marzo 2011

Su una web radio

Oh si, sono in radio e non parlo, guardo gli altri farneticare cose che nessuno conosce a parte noi.
Ma in fondo a cosa servirebbe una radio? Ti da una strana sensazione di egocentrismo, credi che tutti siano interessati a quello che dici, a quello che ascolti e forse e' cosi'.
Un'ora e mezza passata con quattro, cinque persone che gridano nei microfoni, con la regia che si incazza e con me che scrivo post che nessuno leggera'.
Posso dire che anche il mio blog e' come una web radio, la stessa strana sensazione di egogentrismo.

Ovviamente devo per forza fare pubblicita'.
Per un pugno di dischi su Radio Albatro.

lunedì 14 marzo 2011

La strappona del sabato sera


Alle medie c'e' sempre il ragazzino in classe che puzza, nel negozio di scarpe c'e' sempre quello con la calza bucata sul ditone e nei locali c'e' sempre la strappona di turno, che pare essere fidanzata un po' con tutti.
Bionda, col tacco dal lunedi' al lunedi', la fascia per capelli al posto della gonna e un inconfondibile atteggiamento da battona.
E' bellissima la sensazione di disagio che provi quando si siede al tavolo di fronte al tuo; hai almeno dieci commenti da fare su di lei, ma la paura di essere scoperta e picchiata con il tacco e' troppo grande.
Per non parlare di quando si struscia su tutti gli esseri umani di sesso maschile presenti nel locale, non vorresti fare altro che fissarla per vedere dove puo' arrivare, ma non si puo'.
Insomma, la strappona del sabato sera e' un elemento di forte disagio per te che sei una bigotta e sei l'unica a tuo parere a non essere volgare quando esci di casa nuda.
Io le voglio molto bene quando non beve e non mangia per paura di non pesare piu' 20 chili, ed e' bello sentirsi obese ma dignitose di fronte a lei.
Scherzi a parte, un giorno prometto che trovero' il coraggio di dirle "Ciao Strappona!", sicuramente mi fara' sentire meglio.