sabato 19 marzo 2011

Dovreste vergognarvi di quello che ascoltate (Incontro con Mike Joyce)

Il mio ego e' aumentato del doppio da quando ieri sera ho stretto la mano a Mike Joyce, il batterista degli Smiths.
Ho fatto 150 chilometri per incontrarlo, da subito ho capito che e' stata la scelta migliore che abbia mai fatto.
Stringere la mano e abbracciare un componente della band della vita e' stato come stringere la mano e abbracciare un componente della band della vita, non posso descriverlo in maniera diversa e per me adesso non puo' esistere emozione piu' grande.
Bastava guardarlo per ripercorrere la sua carriera, ce l'aveva stampata sul petto, sotto la polo da uomo di famiglia firmata Fred Perry.
Una persona fantastica che dalla musica e dalla sua storia ha preso solo il meglio.
Ora mi rendo conto che le ore passate ad ascoltare in loop gli Smiths sono state le ore spese meglio.


Per questioni di dignita' non allego la mia foto con lui, non voglio svelare al mondo la mia faccia da culo.

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