sabato 26 febbraio 2011

REDROOMDREAMERS

Ogni tanto capitano momenti di silenzio collettivo quando si va nei locali la sera. 
Ci sono sempre quei 5 minuti di nulla tra la folla in cui guardo e osservo la vita della gente per nessun motivo in particolare.
Lo faccio sempre, li fisso e mi intrometto nella loro serata senza interessarmi davvero a quello che dicono o a quello che fanno. 
Ieri sera ho vissuto di nuovo uno di questi momenti.
C'era un gruppo che suonava nel locale dove ormai sono un cliente abituale, i Redrooomdreamers, tre ragazzi di Napoli che suonano Indie Rock, che a quanto pare sembra essere l'unico genere musicale esistente in Italia.
Potevano anche essere carini a sentirsi, ma non avevano alcun entusiasmo in quello che facevano.
Abbiamo applaudito in tre per tutto il concerto, nonostante nel locale ci fossero piu' di trenta persone, ma alla fine si sa, alla gente non interessa niente che non riguardi la loro grande personalita' o il loro innegabile fascino.
Nonostante si dica che io non abbia un'anima, ho provato un po' di dispiacere nel vedere lo sguardo afflitto del bassista che incrociava il mio.
Alla fine i gestori del locale entusiasti della performance gli hanno chiesto di suonare qualche pezzo in piu' e di non andare via cosi' presto.
Beh, quella credo sia stata l'unica soddisfazione della serata, anche perche' le altre persone presenti, a mio parere, non devono nemmeno essersi accorte che ci fosse un gruppo a suonare.
Ovviamente non credo torneranno mai piu' nella mia piccola citta' popolata da abitanti ormai marci dentro.

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